PILLOLA 10

La scuola è finita. Nei corridoi c'è un silenzio irreale

Giugno 2017

Nelle aule, le tracce dell’anno passato: cartelloni e disegni alle pareti, un libro spiegazzato, lasciato sotto al banco, un pacchetto di crackers mangiato a metà, una sciarpa sull’appendiabiti, le scarpe della palestra, troppo piccole ora, qualche gomma e qualche matita a terra…

Quando suona la campanella dell’ultimo giorno di scuola, si levano alte le grida di gioia dei bambini, le porte si aprono e loro corrono incontro all’estate, col viso acceso, tra mille risate.

L’estate è la stagione dei bambini. Lunghe giornate di sole fatte di corse in bicicletta, giochi con gli amici, la cucina dei nonni, il gelato, la piscina, il cortile, l’oratorio e le vacanze.

Ma cosa rimane di un anno di scuola ? Quello che abbiamo imparato? I verbi e i Fenici, il perimetro e le Alpi?

Questa è solo una parte, sebbene molto importante. Un anno di scuola, duecento giorni passati insieme ai compagni e agli insegnanti. La gita al museo e le canzoni di Natale. Gli intervalli in corridoio a giocare e, al primo sole, finalmente, il cortile. Giorno dopo giorno, studiando, disegnando, imparando, giocando e, anche, litigando. Crescendo, insieme. La maestra con loro. Non li aspetta al traguardo, ma li incita durante il cammino.

A settembre, torneranno a scuola. Saranno più alti e avranno il bel colorito acceso del sole e del riposo. Avranno quaderni bianchi e senza pieghe, penne e matite nuove fiammanti, le scarpe per la palestra di un numero in più. Emozionati, si siederanno al proprio posto composti, felici di un nuovo inizio.

Ogni tanto, li vedrai guardare fuori dalla finestra, con l’estate ancora negli occhi.