PILLOLA 13

Il primo giorno di scuola, l’avventura ricomincia

Settembre 2017

La scuola inizia d’estate, e ne porta un po’ nelle aule. C’è il sole e ci sono i sandali, i braccialetti comprati in spiaggia e i capelli più chiari, le gambe abbronzate e quei benedetti centimetri in più…

Ma soprattutto c’è un nuovo inizio, con tutte quelle attese e quelle promesse che sembra Capodanno: il primo giorno di scuola. La scuola è un mondo che ha il profumo dei quaderni e dei libri nuovi, i colori delle matite e i pennarelli, e dei bambini. Ha il sapore della merenda che riempie la pancia e un po’ il cuore, perché viene da casa e qualcuno l’ha scelta per noi. Ha il suono della sveglia: - Sbrigati, è tardi ! - e della voce della maestra, alta e chiara, che diventa un sussurro quando si parla a tu per tu. E poi, la scuola si tocca: è l’abbraccio ai compagni e la carezza del nonno, l’erba del giardino in cortile sotto i piedi.

Insomma, la scuola è bella, e bisogna volerle bene.

L’educazione dei ragazzi è l’educazione alla convivenza civile, alla cittadinanza responsabile, all’accoglienza nelle diversità, la scuola è forse oggi uno dei più vivi ed importanti spazi di democrazia realmente agita. Quella che appare, a volte, come “ trasmissione del sapere”, è in realtà costruzione del pensiero, consapevolezza dei propri processi cognitivi, attivazione di un atteggiamento di riflessione permanente.

L’avventura è iniziata! Che si impari il corsivo, che si faccia il girotondo, che si scriva un dettato o si legga l’Eneide, la scuola ci fa crescere, come singoli e come società.

 “Pensa agli innumerevoli ragazzi che presso a poco a quell'ora vanno a scuola in tutti i paesi, vedili con l'immaginazione, che vanno, vanno, per i vicoli dei villaggi quieti, per le strade delle città rumorose, lungo le rive dei mari e dei laghi, dove sotto un sole ardente, dove tra le nebbie […] tutti a imparare in cento forme diverse le medesime cose, immagina questo vastissimo formicolìo di ragazzi di cento popoli, questo movimento immenso di cui fai parte, e pensa: - Se questo movimento cessasse, l'umanità ricadrebbe nella barbarie, questo movimento è il progresso, la speranza, la gloria del mondo. - Coraggio dunque, piccolo soldato dell'immenso esercito. I tuoi libri son le tue armi, la tua classe è la tua squadra, il campo di battaglia è la terra intera, e la vittoria è la civiltà umana.” (Cuore, E. De Amicis, 1886)